Archivi categoria: Short Story Show

Qualsiasi riferimento a fatti o persone reali è puramente voluto.
Alcuni luoghi ed eventi citati sono frutto della realtà.

Fashion Victim

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Fashion Victim di Onemarishow

Fashion Victim di Onemarishow

Fashion Victim; definizione

di Onemarishow

Au revoir Mimma

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Un giorno d'invernoUn giorno d’inverno;

Gennaio, un mese pieno di iniziative e buoni propositi da quelli seri fino ad arrivare a quelli meno seri, e ovviamente si parte mettendo in pratica quelli meni seri, la dieta, tagliare i capelli e cambiarne magari il colore, comprare qualcosa di nuovo appena partono i saldi, e poi il lavoro che riprende, scrutini, compiti da correggere e tanto, tanto altro… e poi ancora, incontrarci per la famosa cioccolata programmata via telefono il 26 dicembre, appena sarei ritornata a Milano e tu saresti guarita dalla febbre che ti accompagnava da qualche giorno scattava l’incontro cioccolata.

Non sono passati molti giorni da quel 26 dicembre…

Alcune giornate invernali sono veramente malinconiche con i suoi colori, il giallo delle foglie che come immensi tappeti ricoprono il nero dell’asfalto, il grigio perla del cielo con nuvole cariche di lacrime,  oggi più che mai…, l’aria fredda che per alcuni momenti è quasi piacevole… quando per attimi ferma il respiro, il pensiero…

In queste ore stai percorrendo quella strada, la stessa che per anni abbiamo percorso infinite volte, al mattino, raramente di pomeriggio e tutte le sere…

Avanti e indietro, a ridere, in silenzio, a far rumore, a parlare di progetti, desideri, cose utili e spesso inutili, avanti e indietro verso quel luogo che oggi ti accoglie. Quel luogo, lì sulla strada con tante lucine tremolanti non ci ha mai fatto paura, troppo giovani, troppi desideri, tanta voglia di fare per porsi il problema della morte…,ma la vita è imprevedibile quasi come la morte.

Arriva senza chiedere “permesso?” “ si può?” entra, non dà risposte a nessuno, sibila un “seguimi” e non credo ci sia possibilità di opporsi. Per te questa possibilità non c’è stata, pochi giorni fa, uno di quei giorni malinconici, ma pieni di buoni propositi e aspettative hai accettato e seguito il tuo destino.

Socchiudendo gli occhi hai iniziato un nuovo percorso… quel giorno i propositi per l’anno nuovo, i propositi di una vita la voglia di fare, scoprire, sperimentare sono volati in un luogo che da quaggiù non conosciamo. Sono sicura che ti sei portata tutto con te, e ovunque tu sia, ora,  ti stai dando da fare per iniziare una nuova vita, ovviamente con la tua frangetta ed il tuo sorriso;

Au revoir Mì 😉

 di Onemarishow

Incontri senza tempo

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Incontri senza tempo di Onemarishow

Incontri senza tempo di Onemarishow

Ci sono incontri organizzati e pianificati, incontri non previsti, casuali e improvvisi.

Incontri che possono cambiarti di umore per alcuni attimi o per intere giornate e poi ci sono quegli incontri che ti cambiano la vita…

e non sempre sono celestiali…

Incontri che avresti potuto evitare ma non l’hai fatto.

Ora è troppo tardi.

Incontri che avresti voluto fare e non l’hai mai fatto.

Non è mai troppo tardi.

E poi ci sono altri incontri…

Storia di un incontro delirante come se ne fanno tanti con protagonisti qualunque… in un posto qualunque tra un Lui qualunque, che potresti essere anche tu, e una Lei qualunque che potresti essere anche tu…

Lui – buongiorno

Lei – buongiorno

Lui – scusi ha l’ora?

Lei – cosa ho?

Lui – sa dirmi che ore sono?

Lei – perché? Cos’è un test per caso?

Lui – signorinaaa, ma quale test, le ho chiesto solo l’ora!!

Lei – perché a me? Con tutta la gente che c’è, proprio a me deve fare questa          domanda?

Lui – signorina si calmi, guardi che le ho chiesto solo l’ora.  Ha mai avuto un orologio? Ripeto la domanda, magari non ha capito:  sa-che-ore-sono-lei?

Lei – ma come fa dire: sa-che-ore-sono-lei? A me?

Lui – Come ho fatto? Devo ripeterglielo?  Va bene lo ripeto:  sa-che-ore-sono-lei?

Lei –  ma come fa….

Lui – signorina, mi guardi e si calmi, mi dica… come si chiama?

Lei – come si chiama??!

Lui – si, come si chiama, è cosi difficile? dai non sia timida e mi dica il suo nome!

Lei – ah… il mio nome…

Lui – certo, il suo nome, cosa aveva capito? Siamo in due, il mio nome lo conosco quindi mi dica il suo.

Lei – beh, è ovvio che conosce il suo nome, è suo no?

Lui – no che non è mio, io porto il mio nome e  gli altri lo usano, ma non è di  nessuno. I nomi non appartengono, tutti possono averne uno, anzi tutti devono averne  almeno uno. Non vorrei sbagliare ma penso sia obbligatorio avere un nome, però non ce ne possiamo impossessare, chi ce l’ha lo porta  e gli altri lo usano.

Lei – ma cosa significa, in che senso gli altri lo usano?

Lui –   non so, tu… posso darti del tu?

Lei – mmmhhhhhhh (mumble, mumble, mumble…) vabbė… dammelo …si…

Lui – bene, se tu mi dici il tuo nome, io posso usarlo, di più non posso, capisci? Con il tuo nome non posso fare nulla.

Lei – ma se è un nome cosa ci vorresti fare?

Lui – brava, vedi che hai capito?. Ad es. non posso rubarlo, rivenderlo, cambiarlo,ecc…e neanche tu puoi, nessuno può fare niente. Hai capito?

Lei – no che non ho capito, non ho capito proprio niente. Mi chiedi il mio nome e poi mi dici che non è mio, se non è mio, il mio nome, allora perché lo chiedi a me? E comunque  di chi è il mio nome, perché se è vero che non è mio, ora non lo voglio più…

Lui – peccato, non hai capito, eppure sembri intelligente. Ti ho appena detto che non puoi fare nulla con il tuo nome, ma è obbligatorio averne almeno uno e tu mi dici che non lo vuoi più.

Lei – ma, io sento dire spesso tipo: “quello si è fatto un nome o il nome”… allora che vuol dire?

Lui – che vuol dire, che vuol dire…. vuol dire che non si è fatto nessuno, ma si è fatto da solo pensando al nome e quindi il nome ha fatto lui.

Lei – ma così mi confondi, si può fare qualcosa con il nome… oppure no?! Scusi, ridiamoci del lei per favore. Io il mio nome non glielo dico, non vorrei che poi lo usa per farsi… anche lei, un nome, con il mio nome, o qualcosa del genere,  visto che  non ho capito niente.

Lui – ma cosa ha capito, non le ho chiesto il nome per farmi… un nome con il suo nome o farmi fare dal suo nome. Le ho chiesto il nome per chiamarla…

Lei – cosa ha detto? Cosa vuole farmi? Eh no, non ci provi il mio nome non lo avrà maiiiiii!!!

Lui – allora mi dia l’ora, il qui e ora, senza nome senza nulla, solo l’ora…

Lei– aiutoooo qualcuno mi aiuti siamo qui da un’ora e ancora non mi ha sfiorato con lo sguardo le tette….rincoglionito…

Lui(ormai distante da Lei) si,  le sette… potevi dirmelo subito, rincoglionita…

di Onemarishow

Vivere con 101 cose e tanto amore – parte seconda –

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BagShow di Onemarishow - VivereCon101Cose

BagShow di Onemarishow – VivereCon101Cose

Il progetto Vivere con 101 cose e tanto amore… è in corso.

Frugando nella borsa di tutti i giorni… cosa ho trovato? almeno cinquanta cose… e tutto sembra essere indispensabile… per la mia anima of course… tutto il resto ne potrebbe fare a meno e per quanto l’ anima sia qualcosa che nessuno vede e nessuno tocca… preferirei non privarla delle sue cose… e poi così all’improvviso e senza preavviso… supponiamo che l’anima realmente esista, conoscendomi, subirebbe un forte trauma… irreparabile direi, quindi che fare?

Tu, chiunque tu sia, che stai osservando la radiografia di una delle mie bagshow – ahimè ne ho molte altre – cosa porteresti con te? 

Cosa non toglieresti mai alla tua anima per non ferirla e renderla infelice?

Io al momento ho poche certezze, assolutamente devo portare con me la pallina da giocoliere in pelle e tutta colorata, che ho ricevuto dal mio fidanzato. Qualche mese fa, mentre dormivo, a notte fonda suona il citofono era il mio fidanzato, apro, sale i cinque piani a piedi e senza fiato entra nel mio monolocale, mi pone la pallina da giocoliere in mano e mi chiede di sposarlo… certo, delle stesse dimensioni fosse stato un solitario sberluccicante avrei risposto, accecata, con un Sì che avrebbe sentito tutto il palazzo… invece assonnata e confusa, ho titubato, tergiversato, sorriso e commossa ho risposto:

– “posso pensarci? sai, non vorrei essere impulsiva, infondo ti amo solo da 18 anni… e sempre come se fosse il primo giorno…”

Lui mi ha guardata, ha sorriso e senza dire nulla, si è alzato e nel cuore della notte così come è arrivato se ne è andato… lasciandomi con un bel vaffanculo… non esplicitamente, ma il sotto testo era quello… e mentre usciva di casa ha detto:

“A cosa vuoi pensare? l’amore non pensa…”

Non ricordo se quella notte sono tornata a dormire…, ma da quella notte la pallina da giocoliere in pelle e tutta colorata e la mia anima giocano insieme e si divertono. Con le 101 cose vado a vivere con lui, il mio fidanzato, non potrei avere nessun altro fidanzato, perché nessun altro fidanzato mi avrebbe potuto regalare una pallina da giocoliere chiedendomi di sposarlo, qualsiasi altra cosa sarebbe stato troppo… banale;

Torno a vivere da lui, per la terza volta, non ci siamo sposati… non ancora e ora son troppo presa con il progetto Vivere con 101 cose e tanto amore per poter pensare anche al matrimonio… e la lista nozze, in questo momento, sarebbe troppo striminzita per evitare di superare le 101 cose!

Ma torniamo alla mia bagshow del lunedì, non posso lasciare fuori il Kindle, i colori, il mascara, la sveglia… senza sveglia rischio di diventare la bella addormentata, e poi l’agenda, ago e filo… aiutoooooo…

di Onemarishow