Qualche anno fa scrivevo un monologo che ho presentato ad un concorso Teatrale.
In quell’occasione non fu compreso… la giuria composta da sole donne lo ha quasi ritenuto offensivo; per molte donne è sempre difficile essere ironiche, auto-ironiche e sopratutto auto-critiche;
Ma a distanza di anni lo trovo sempre attuale e sono soddisfatta di averlo scritto.
Poi un sabato mattina sveglia di buon’ora in compagnia di Fabio, e con in testa il mio inseparabile cappello, decidiamo di andare in giro per la città.
Appena fuori casa la prima cosa che mi colpisce è il silenzio e subito dopo il piacevole fresco dell’aria, che apprezzi molto di più quando si è in piena estate…
Prima tappa colazione in un bar immerso nel verde, la sveglia di buon ora e il fatto di esser già in strada non è sinonimo di svegli a tutti gli effetti, quindi ci sediamo e con lo sguardo ancora assonnato iniziamo a sfogliare i quotidiani… a me capita il Corriere, lo sfoglio senza un reale interesse, guardo i titoli ma non riesco a leggerli. Almeno fino ad un certo punto, perché all’improvviso i neuroni si attivano e vengo incuriosita da un titolo “Le Ragazze che rinviano l’Amore” una pagina intera non posso farcela, non ora.
ma ormai i neuroni si sono attivati e fanno domande, si stupiscono…chi sono queste ragazze che rinviano l’amore, ma si può rinviare l’amore?!? si rinvia un appuntamento dal dentista, dal parrucchiere, ma non l’Amore!!
L’amore quando arriva non chiede permesso, scusa, posso, e cose del genere arriva e ti prende e non si può rinviare, o forse si?!
I tempi cambiano, la ragione batte il cuore e si è tutti più controllati, rigidi e sopratutto delle calcolatrici!!
E quindi ci sono:
-quelle che per la carriera hanno rinviato l’amore, ora hanno la carriera e gli manca l’amore, ma per stare dietro alla carriera non hanno il tempo di vivere un amore, e sopratutto di incontrarlo…
– quelle che si la carriera e l’indipendenza, ma se mi capita uno che più o meno mi piace, ma anche se non mi piace, me lo metto in casa ci faccio un figlio e sono a posto;
“è lui?”
“lui chi?”
“il padre del figlio?”
“ah, per quanto mi riguarda ha finito il suo compito…”
e poi ci sono
– quelle che si la carriera, ma da sola non riesco proprio a starci, anche in questo caso se passa uno me lo prendo; poi non si vedono mai e gli va bene vedersi la mattina appena svegli e la sera poco prima di andare a letto e poi nei fine settimana, ma solo se in compagnia di tanti altri…
altrimenti io e lui soli che ci raccontiamo? si condivide già il bagno, ah no lui usa quello di servizio, quindi condividiamo già il letto, il resto possiamo farlo ognuno per i fatti propri…
e così è;
“e se nasce un figlio come vi organizzate, se non riuscite mai a stare insieme?”
“facciamo i turni!”
“ah, giusto i turni, come in fabbrica…Ottima idea”
Questi non sono solo esempi, ma realtà e poi però ci sono tante altre che invece scelgono l’Amore.
Per essere se stesse, fare quello che realmente si desidera non serve rinviare l’Amore o quella cosa che si chiama Amore, altrimenti che Amore è;
tornando al monologo, eccolo qui:
… ho un profilo socio demo interessante: sono ancora giovane, e se non fossi comunque lo sembrerei. Ho un’elevata educazione scolastica: laureata e con Master.
Il mio motto è: la carriera prima di tutto!