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Una Ragazza Fantastica – Atto 7 –

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di Onemarishow

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Una Ragazza Fantastica – Atto 7 –

Come una stella

Eravamo rimasti: E’ lì, un po’ stropicciata con le sue righine bianche e blu sembra quasi  triste … ma come ho fatto a non vederla prima? maledetta maglietta!!!

Non voglio più indossarla, in un lampo cambio idea a fianco c’è un’altra maglietta, questa ha le maniche lunghe, semplice senza pretese, sempre lì al suo posto ben piegata disponibile si adatta a tutto, va bene da sola, sotto la giacca o un maglione non è mai fuori posto… una maglietta bianca, quasi anonima… se non fosse per quella stella al centro che le da un po quell’aria rock…!! Ecco  a volte io vorrei essere una bella maglietta bianca con una stella al centro, invece sono una maglietta a righe che non si  trova mai e quando finalmente si trova cambia idea… strada, direzione…

Oddio è tardissimo; mi affaccio alla finestra per capire che giacca indossare, rimango immobile a guardare il vuoto che ti crea un quinto piano, fuori c’è ancora poca gente, tutti gli alberi del viale sono spogli, la visuale è bellissima e penso alla primavera, alla sua delicatezza, al suo candore di colori vivi e profumo di vita. Quando arriva bussa dolcemente al cuore, desiderosa di entrare per farci uscire s-coperte allo scoperto, leggiadre verso un’aria piacevole, ci spinge ad intraprendere un nuovo cammino, verso un nuovo mondo, ma sempre molto uguale… un freddo pungente mi gela il naso e le orecchie mi riporta alla realtà, mi ricorda che la primavera è ancora un po’ lontana e attualmente siamo in inverno. Giusto!

La realtà è anche un’altra, tra qualche giorno tutta questa frenesia mattutina si fermerà, non sarò più costretta a svegliarmi alla stessa ora con il suono monotono e assordante di una stupida sveglia, potrò fare tutto con calma, dormire più a lungo, colorare il soffitto e fare tante altre cose… mentre scorrono le immagini di questa nuova vita mi accorgo che una lacrima scende dal mio occhio sinistro, forse è colpa dell’aria dalla finestra…?

Mi concentro sul mascara, fermati lacrima non ora, non ho molto tempo per rilavarmi la faccia, sono già molto in ritardo, resisti! Per piangere c’è tempo, possiamo farlo questa sera con calma e a lungo, prima di dormire così anche se il trucco si disfa non succede nulla.

A fatica fermo la lacrima e quasi a rallentatore chiudo la finestra, metto la giacca, controllo che nella borsa ci sia tutto, controllo che il gas sia chiuso prendo le chiavi, mi accerto di chiudere la porta ed esco; Scendo lentamente le scale ad ogni scalino mi sento sempre più pesante, per attimi molto lunghi non so dove sto andando e perché.

Finalmente fuori dal portone in strada di fronte a me il bar. Ecco cosa ci vuole: un caffè, qualcosa di molto dolce e qualche racconto tragico da ascoltare facendo finta di leggere il giornale per rendermi conto che c’è qualcuno che sta peggio di me.

 di Onemarishow

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Una Ragazza Fantastica – atto 5 –

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 di Onemarishow

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Una Ragazza Fantastica – atto 5 –

… Una volta fuori respiro. Guardo il cielo: è azzurro, è vivo e io insieme a lui…

Mi sento leggera e pesante insieme, decido di non tornare a casa e  cammino senza meta, senza stancarmi. Mi perdo tra la gente, nelle vie, mi fermo per minuti infiniti a guardare le vetrine di ogni negozio, comprerei tutto… ma sono appena rimasta senza lavoro e in ogni caso con quello che ho sul conto non riuscirei a comprarmi praticamente nulla… non è giornata!!

Cammino da almeno quattro ore e per un attimo la gioia mi assale, è passata l’ora di pranzo da un pezzo, siamo quasi a cena e non ho ancora mangiato e non ho fame. Mi torna in mente che non ho più un lavoro e dovrei fare qualcosa invece di pensare alla fame… stranamente non mi sono ancora attaccata al telefono per raccontarlo ad amici e amiche, molto strano!! devo chiamare qualcuno per raccontarlo mi dico, ma non ho voglia di parlare, voglio solo camminare.

Senza accorgermi arrivo sotto casa, il cielo azzurro ora è diventato scuro, nonostante i lampioni si intravede qualche stella e fa ancora caldo, l’inverno non tarderà ad arrivare… sorrido. Apro il portone, entro, controllo la casella della posta, nessuna bolletta per fortuna, solo pubblicità e volantini vari che lascio lì. Salgo i cinque piani a piedi, senza fiato arrivo davanti al mio pianerottolo, il rumore della strada non c è più, guardo ancora il cielo le stelle sono aumentate, ne conto qualcuna e senza sapere a che numero sono arrivata entro in casa.

Questa sera decido di non fare nulla. Spengo il telefono, faccio una doccia ed in compagnia della mia lucina leggo e ascolto la radio…. aspettando di addormentarmi. Immediatamente un pensiero mi riporta al sogno ricorrente, ripenso alle previsioni, cerco di analizzare, di capire come il sogno mi aveva già informata della vicenda e io non avevo capito… era un messaggio sottile, meno chiaro e comunque meno catastrofico di quel che pensavo, o forse no?! In fondo i sogni non dicono mai la verità in modo esplicito, al risveglio lasciano la creatività di interpretarli, senza accorgermene mi sono addormentata.

 di Onemarishow