Una Ragazza Fantastica – atto 2 –
Un sogno: sempre lo stesso eppure sempre diverso.
Il sogno prende forma, si evolve e ogni notte si aggiungono nuovi dettagli e nuovi ospiti che disturbano il sonno con continui risvegli. Arriva il mattino. Da una finestra le prime luci dell’alba filtrano velate da una leggera tenda colorata… Il sonno, quello vero, prende vita, mi avvolge e mi fa sprofondare nel caldo di un piumone dai mille colori. Tutto dura molto poco, in agguato poco distante da me c’è una sveglia che mi guarda senza espressione e quando finalmente dormo, senza più sapere se sto sognando, a modo suo inizia a chiamarmi. Ogni mattina alla stessa ora, non sbaglia mai… nel suo meccanismo perfetto l’amore per una ragazza che finalmente dorme non è contemplato.
Come gli umani anche lei persegue il suo compito segnato da tempi ferrei e ben definiti.
Il suo suono è ripetitivo e continuo, non sempre la sento subito, ma lei non si scompone e non si ferma, gradualmente alza la voce e alla fine cedo, non posso fare altrimenti. E’ arrivato il momento, devo svegliarmi. Mi giro su me stessa a fatica, con gli occhi socchiusi la osservo: è così piccola, immobile, le lancette quasi a sbracciare mi incitano a reagire, allungo lentamente il braccio sinistro con l’intento di zittirla, è un attimo, torna il silenzio rotto da una luce ora più intensa, il sole ha iniziato la sua ascesa. So che ho un’autonomia di dieci minuti prima che riprenda a sbracciare e urlare. Non perdo tempo, richiudo gli occhi e dormo, dormo come non mai. Dieci minuti scorrono veloci, ne vorrei ancora, ma non posso, è l’ora di uscire dal caldo letto…
Appena in piedi corro in bagno a fare la pipì, poi mi dirigo verso la libreria, punto il solito libro, quello con copertina nera e scritte in oro, un libro che mi affascina, mi incuriosisce, a volte mi lascia perplessa e turbata per tutto il giorno.
Per alcuni periodi dell’anno lo consulto ogni mattina, il periodo dei sogni appunto. Gli racconto il mio sogno, i dettagli, i personaggi, gli oggetti e per ogni cosa il libro ha una previsione, solitamente sono tragedie, disgrazie, sfortune, perdita di oggetti, cari, conoscenti… Come in un film mi scorrono davanti le possibilità del caso… beh il nonno in effetti ha i suoi anni, potrebbe morire, la signora del secondo piano, sempre in motorino, potrebbe cadere; il semaforo sotto casa potrebbe essermi fatale se continuo a passare con il rosso e così via…
Sono sveglia da circa dieci minuti e praticamente mi è morto il nonno, la signora del secondo piano è caduta dal motorino e io sono stata investita perché passavo con il rosso… non potrò andare al funerale del nonno… in compenso divido la stanza d’ospedale con la simpatica signora del secondo piano. Wow !!
Certe mattine iniziano così e non per come ho dormito o peggio con chi, ma perché sogni ricorrenti mi rincorrono ogni notte e al mattino voglio capire, farli rivivere ed un libro è lì e mi accontenta con grandi soddisfazioni.
Mentre leggo le interpretazioni, ci credo, vivo le tragedie, piango, mi dispero, ma il tempo di una doccia e dimentico tutto, o quasi.
Lo spettacolo ha inizio – La giornata può iniziare!!
di Onemarishow