Quando resti a piedi
– Parte 1 –
Oggi il mio scooter mi ha lasciata a piedi; succede molto raramente, ma quelle poche volte te le ricordi per un lungo periodo, perchési sa non siamo molto propensi a cambiare le nostre abitudini.
Io, ad esempio, so che ogni mattina mi sveglio e faccio tutta una serie di cose, evito di fare il lungo elenco … comunque per darvi un’idea delle tante cose, dopo circa 3 ore sono pronta a salire sul mio scooter fucsia.
Questa mattina invece no, la “catena di montaggio” si è spezzata proprio davanti allo scooter, non ne ha voluto sapere, niente non è partito e quindi come capita, ancora più raramente, ho ripiegato sui mezzi pubblici.
No non sono la tipa che snobba i mezzi pubblici. semplicemente non li uso perché ho sempre avuto altri mezzi per muovermi.
I mezzi pubblici mi hanno però sempre affascinata, per la moltitudine e la diversità di personaggi che ospitano a tutte le ore.
Quando mi capita di prendere i mezzi pubblici di mattina presto i rumori, il caos, la gente che si muove di corsa mi sembra tutto attutito, non so ancora che giornata mi aspetta e soprattutto se mi aspetta qualcosa, anche se in cuor mio spero sempre che mi aspetti qualcuno…
Durante il tragitto mi trasformo in curiosa osservatrice e fantastico sulla vita degli altri, osservo le persone e cerco di immaginare la loro esistenza, da dove arrivano, dove stanno andando, che umore hanno, che lavoro fanno, se gli piace il lavoro che fanno o se avrebbero voluto fare altro, se sono sposati, single, tristi, sani, malati, quanti anni hanno ecc ecc. beh capita anche a te no?
Penso sia normale, almeno per me lo è, per capire tutto mi bastan pochi dettagli, guardare il tipo di abbigliamento, osservare tipo di accessori – fondamentali – molta attenzione al tipo di scarpe, le scarpe ti dicono tutto…, poi pettinatura e trucco, che sia uomo o donna il capello è il secondo elemento da prendere in considerazione per l’analisi;
In metropolitana al mattino ci sono due categorie di personaggi, quelli che dormono e quelli che leggono;
Io essendo ospite, di tanto in tanto, non rientro in nessuna delle due, ovviamente; quindi mi limito a fantasticare su questi, prima RX su quelli che dormono, poi passo ad osservare, direi quasi spiare, quelli che leggono.
Io anche leggo tantissimo, spendo almeno 50 euro a settimana in riviste mensili e settimanali perché sono meno impegnativi, tante immagini quindi capisci tutto in un colpo d’occhio, questo spiega anche il mio occhio acuto da osservatrice.
Libri non ne leggo, non ho mai tempo per leggere sono sempre di corsa e piena di impegni, ma le rare volte che salto in metropolitana leggo un po’ il libro del vicino….spesso incontro persone che sono gelosi della loro lettura e quindi se notano che stai buttando l’occhio sulla pagina con acrobazie da circo fanno di tutto per evitarti la lettura, io mi appassiono perché diventa una sfida leggere almeno un rigo di quel libro.
I miei preferiti però sono coloro che rivestono la copertina del libro, io impazzisco perché hai nascosto, la copertina del libro usando la pagina del quotidiano di 5 anni fa, che cosa stai leggendo, cosa si nasconde, che libro è …
I personaggi che hanno il libro con la copertina rivestita hanno solitamente delle caratteristiche comuni: portano gli occhiali – senza, davanti ad uno specchio non sarebbero in grado di riconoscersi – hanno un colorito tendente al pallido, vestono monocolore, hanno una borsa in eco-pelle, che accompagnano sempre con una borsa di tela che pubblicizza qualcosa di ecosostenibile, dentro hanno la bottiglietta dell’acqua e la schiscetta – riso in bianco e forse un uovo sodo – scarpe basse e vissute, postura composta, atteggiamento guardingo …
Esco dalla metro sempre con un misto di curiosità e sconfitta per quella copertina rivestita tenuta segreta, che mi accompagna sino alla luce naturale … cioè fuori dalla metropolitana, perché una volta fuori mi dimentico e inizia un nuovo mondo.
(fine prima parte – continua…)
di Onemarishow